- Durante
il 2° conflitto mondiale la statua, acquistata
con le offerte dei sommergibilisti atlantici, era
posta nella cappella della base di Bordeaux (Betasom).
- A
Lei tutti i sommergibilisti, premurosamente assistiti
da Padre Messori Roncaglia, amatissimo Cappellano
di Betasom, si rivolgevano nelle lunghe missioni
oceaniche, al ritorno alla base, nei momenti di
difficoltà e di pericolo.
- Nel
convulso e travagliato periodo successivo all'armistizio,
complesse furono le vicende "vissute"
dalla Cappella e dalla Madonnina.
- Padre
Messori Roncaglia era stato rimpatriato per causa
di forza maggiore; la Cappella, rimasta inizialmente
quale preciso e tangibile riferimento spirituale,
fu via via privata di tutti gli arredi ed anche
la sacra immagine della Madonnina divenne, purtroppo,
"preda di guerra".
- Vane
furono le affannose ricerche dei nostri marinai
trattenuti in terra francese.
- Grandissimo
merito va ad un cappellano dell'esercito, Don Aldo
Negri che, in Francia per il suo ministero, venuto
in contatto con i marinai e raccolti i loro sentimenti
e la loro ansia di ritrovare la statua cui tanto
erano legati, si adoperò con caparbia volontà,
ricercandoLa tenacemente ed amorevolmente.
- Dopo
incredibili vicissitudini Don Negri ritrovò
la Madonnina che era stata collocata nella "Casa
del Soldato" francese di Bordeaux, con l'aiuto
di alcuni italiani riuscì a recuperarLa e
La affidò ad una famiglia del luogo.
- Al
momento del rimpatrio, egli portò la statua
in Italia, custodendoLa e venerandoLa, in questo
ultimo quarantennio, nella sua casa natia in Piemonte.
- Insieme
a Padre Messori, ancora una volta e come sempre
affettuosamente presente tra noi, a Don Negri ed
a molti sommergibilisti atlantici che abbiamo il
privilegio di ospitare, accogliamo oggi, con orgoglio
e devozione, la sacra immagine quale prezioso retaggio
di memorie, eroismi, sacrifici, tradizioni che faremo
quanto umanamente possibile per custodire nel modo
più geloso e degno.